Onde d’urto: a cosa servono

Indicazioni alle onde d’urto: classiche e innovative

Qual è la percentuale di successo di questa metodica?

Le percentuali riportate sulle pubblicazioni variano intorno al 70-80% nelle diverse patologie.

È importante non affidarsi a questa metodica alla cieca, ma dopo aver consultato un medico, non necessariamente specialista, ma esperto nel porre le giuste indicazioni. Inoltre è spesso necessario fare precedere il ciclo da esami diagnostici, ecografie o radiografie, che permettano un migliore inquadramento del problema.

Attenersi alle indicazioni del medico operatore dopo il trattamento e, spesso, ricorrere ad un programma di riabilitazione aumentano le percentuali di successo.

Quante sedute? Quanto durano? 

Il trattamento tipo si articola su 3 sedute eseguite da 2 a 15 giorni di distanza una dall’altra. La durata di ciascuna seduta è di circa 10 minuti.
Facciamo riferimento ai protocolli internazionali, specifici per ogni patologia.

È vero che sono dolorosissime?

No. Il dolore causato dal trattamento, oltre alle variabili individuali, dipende essenzialmente dalle caratteristiche dell’onda impiegata e quindi della macchina.
La nostra Storz Duolith è una delle macchine più moderne, efficaci e “gentili” oggi sul mercato e rende le sedute molto sopportabili nella maggior parte dei casi.

Sono alternative all’intervento chirurgico?

A volte sì, permettendo anche di invertire l’evoluzione di alcuni processi che avanzerebbero altrimenti in veri e propri circoli viziosi, come la sindrome della cuffia, le periartriti e le epicondiliti, le fasciti. Altre volte riescono a rimandare la chirurgia anche per lunghi periodi.

E per chi ha un po’ di tempo…

La storia, dagli inizi alle indicazioni più recenti e più sorprendenti; dura una oretta, ma ne può valere la pena.